Quesito 23
Quali azioni sono possibili da parte della D. L. nei confronti di un’impresa non idonea che si mostra ripetutamente negligente e/o incapace di eseguire le opere prese in appalto a “regola d’arte”, quando l’appaltante non vuole risolvere il contratto d’appalto?
Inoltre, come può la D. L. tutelarsi anche nei confronti del committente, in previsione di future eventuali contestazioni che quest’ultimo potrebbe muovere nei confronti dell’impresa?
Risposta
Il contratto d’appalto è stipulato fra impresa e committente per cui il D.L. non può che iviare formali ordini di servizio all’impresa (via pec o raccomandata A.R.) rilevando i difetti nell’esecuzione, nell’uso dei materiali, ecc, ed ordinando rifacimenti modifiche o sostituzioni di materiali. Tali comunicazioni devono essere inviate formalmente anche al committente (via pec o raccomandata A.R.) per renderlo edotto della condotta dell’impresa. La D.L. ha l’obbligo dell’alta sorveglianza dei lavori per conto del committente ma è solamente quest’ultimo a poter ordinare all’impresa di sospendere le esecuzioni ed eventualmente risolvere il contratto d’appalto.