Quesito 9
La mia richiesta era quella di avere un parere su come rapportarmi con l’amministrazione, dovendo presentare una pratica per un immobile dove lo stato reale dei luoghi non corrisponde allo stato legittimo autorizzato, “le apparenti ” difformità sono dovute a meri errori grafici facilmente dimostrabili facendo riferimento a progetti precedenti all’ultimo titolo abilitativo o alla documentazione fotografica già in possesso dell’amministrazione. Nel caso specifico, un condono tombale dove geometricamente tra piante sezioni e prospetti non si ha una diretta corrispondenza, nel senso che nei prospetti sono state disegnate alcune parti non presenti in pianta, ma presenti nello stato attuale dell’immobile, la sezione è geometricamente sbagliata e manchevole di alcune quote, inoltre dalle fotografie allegate al condono si evince che sono stati omesse delle parti e purtroppo ci sono delle zone dell’immobile dove lo stato attuale corrisponde al titolo autorizzato precedente al condono tombale, ma non esiste documentazione fotografica che possa provare il fatto che dall’85 ad oggi quelle aree non abbiano subito modifiche.
Risposta
L’avvocato Guidi mi ha spiegato che, la copertura che il titolo abilitativo dà all’intervento realizzato riguarda tutto ciò che è entrato a far parte della pratica edilizia o delle pratiche edilizie precedenti. Ove si riscontrino delle incongruenze nelle pratiche, si ritiene possibile operare la loro ricostruzione – eventualmente emendando le difformità grafiche – a condizione che dagli altri elementi desumibili (tavole progettuali, calcoli, titoli precedenti ecc.) Si ricavino indicazioni plausibili, in ordine all’effettiva portata del titolo. Chiaramente, maggiori saranno gli elementi contrari alla ricostruzione che si intende fornire, più difficile risulterà convincere l’amministrazione Tutto ciò che è possibilmente verificabile con la documentazione fotografica allegata al condono e dello stesso periodo temporale, si potrebbe correggere, per tutto ciò che non è dimostrabile, si può provare a scrivere una relazione nella quale elencando tutti gli errori grafici presenti nell’elaborato e trovando una corrispondenza tra lo stato reale dei luoghi e quello autorizzato dai titoli precedenti al Condono Tombale e presumibile pensare che le discrepanze siano dovute ad un mero errore umano di rappresentazione e che nel tempo l’edificio non abbia subito modifiche. Una volta corretto l’elaborato grafico, per quanto riguarda i maggiori oneri che andrebbero corrisposti all’amministrazione, il legale ritiene plausibile integrarli insieme al nuovo elaborato, oppure prendere ulteriori accordi con l’amministrazione.